E’ un risotto natalizio a chilometro zero quello che le nuove leve della 1^A hanno realizzato domenica 12 dicembre, in occasione dei mercatini di Natale di Valbrembo.

A pochi mesi dall’inizio della loro avventura formativa nel corso di cucina, Marco, Beatrice e Ivan si sono messi in gioco al loro primo evento esterno, sotto la supervisione del Prof. Graziano Rocchetti.

“L’idea iniziale era rinnovare l’appuntamento degli anni scorsi con la preparazione di un piatto caldo per gli espositori, che doveva essere un risotto alla parmigiana – ha spiegato Rocchetti –

Questa volta, però, abbiamo voluto dare un’impronta di maggior sostenibilità con ingredienti a chilometro zero, così ci siamo rivolti direttamente al nostro vicino di stand: un produttore agricolo locale”.

A fare la differenza sono quindi stati i prodotti tipici del territorio: uova e formaggella della pianura bergamasca, che dal produttore sono arrivati direttamente al piatto.

“Aspettavo con ansia un’occasione per mettermi alla prova al di fuori della scuola – ha raccontato Marco –

Come prima esperienza pensavo fosse qualcosa di molto stancante, invece è stato divertente cucinare e interagire con le persone. Si è creato un gruppo di lavoro allegro e coordinato”.

Dalla preparazione del brodo di verdure all’impiattamento, la preparazione è stata interamente svolta sotto gli occhi incuriositi degli avventori.

“Sono state tante le persone che si sono fermate e si sono interessate al nostro lavoro – ha aggiunto Beatrice –

Inizialmente lavorare davanti a tutti mi agitava un po’, ma poi mi sono lasciata trasportare e tutto è andato per il verso giusto”.

Il servizio agli espositori è andato così bene che molti hanno chiesto il bis.

“Personalmente sono rimasto molto colpito dal modo in cui il professore si rapportava con noi – ha notato Marco –

Ci ha detto che, solo per quel giorno, potevamo chiamarlo per nome e dargli del tu, perché in quel momento eravamo suoi collaboratori.

Partecipare ad eventi pubblici aiuta ad acquisire maggior sicurezza e spirito di squadra.

“Con due piastre a induzione e un piccolo piano di lavoro siamo riusciti a realizzare un buon piatto – ha aggiunto Ivan –

Da questa esperienza ho appreso che non importa dove cucini: la passione e la qualità degli ingredienti è tutto ciò che serve”.

Un risultato eccezionale per giovani studenti del primo anno della Fondazione ISB.

“Sono doppiamente soddisfatto – ha confermato il Prof. Rocchetti –

Come professionista perché abbiamo saputo creare una sinergia con dei produttori locali, e come docente perché questi ragazzi del primo anno non hanno esitato a cogliere l’occasione di uscire dal laboratorio per mettersi in gioco”.