La sala della Fondazione Isb ha aperto le sue porte al prestigioso Concorso Interregionale Barman per il Nord Italia promosso dall’Associazione Barmen Italia (ABI Professional), che martedì 29 marzo ha radunato le eccellenze del settore in una competizione a base di cocktail innovativi, dalla quale sono emersi i nomi dei finalisti del concorso nazionale che si terrà a Palermo.

Parallelamente alla competizione, che ha decretato i vincitori delle 5 Sezioni partecipanti l’Interregionale Nord Italia (per la Lombardia Pierluigi Ricci, di Bergamo; per l’Emilia Romagna Alessandro Liberti di Piacenza; per la Valle d’Aosta Giulia Socia di Courmayeur; per il Veneto Daniele Strazzabosco di Padova)

hanno gareggiato anche gli allievi di cinque scuole alberghiere lombarde e piemontesi: l’I.I.S. Maggia di Stresa, il CFP Galdus di Milano, l’En.A.I.P. di Alessandria, l’I.S. San Pellegrino, la Vittorio Cerea Academy e, ovviamente, la Fondazione I.S.B. di Torre Boldone. Gli studenti, due per ciascuna scuola, hanno preparato alcune ricette classiche tratte dall’ultimo ricettario Iba (International Bartender Association).

Ad accogliere gli ospiti e ad occuparsi della gestione dell’evento, invece, è stata una brigata composta dagli allievi delle nostre classi prime, terze e quarte dell’indirizzo di sala bar, coordinati dai professori Fiorenzo Colombo e Giorgio Baccanelli.

I nostri ragazzi si sono occupati dell’allestimento e dell’accoglienza, ma anche dell’assistenza ai professionisti in gara.

I barman professionisti hanno realizzato e presentato le loro ricette inedite a una giuria composta dai membri di Solidus Turismo, associazione che raccoglie le più importanti organizzazioni professionali del turismo italiano, dal direttore di Italiaatavola Alberto Lupini, e dal sommelier Luca Castelletti.

Abbiamo avuto avuto l’occasione di osservare da vicino il modo di lavorare di questi barman – hanno raccontato Mariacarla, studentessa del quarto anno, e Diego, del terzo anno – Siamo rimasti colpiti in particolare dalla loro precisione, la coordinazione nei movimenti e la cura nella combinazione dei sapori, che abbracciavano non solo il cocktail in sé, ma anche la decorazione e il finger food di accompagnamento

Vedere i professionisti all’opera è stata quindi un’esperienza formativa importante anche per i ragazzi di sala coinvolti nell’organizzazione dell’evento.

Ho avuto il privilegio di assaggiare uno dei cocktail vincitori – ha aggiunto Lorenzo – Mi ha colpito il fatto che la componente alcolica fosse molto contenuta, a favore dei sapori degli altri ingredienti come il mirtillo.

Dopo l’esibizione dei “big”, che si è svolta come uno spettacolo alla presenza di 40 ospiti, è arrivato il grande momento: la competizione tra gli studenti delle scuole alberghiere.

A rappresentare la nostra scuola sono stati Leila Notarpietro ed Enrico di Achille, che hanno realizzato rispettivamente uno Spritz e un Daiquiri, mentre ad aggiudicarsi il podio sono stati Federico Locatelli dell’I.S. San Pellegrino, Marco Oliviero dell’ENAIP Alessandria, Mattia Teli di San Pellegrino a pari merito con Andrea Moretto dell’Istituto Maggia di Stresa, che ha avuto la medaglia di Young Cup Abi Professional.

“Eravamo entrambi molto emozionati e ci sono stati momenti di grande agitazione prima della competizione – ha raccontato Enrico – Ciò nonostante sono riuscito a lavorare con calma e precisione, mentre attorno a me i compagni si muovevano a gran velocità. Una delle difficoltà maggiori è stata realizzare la ricetta senza avere nessun aiuto: non ero sicuro di farcela, ma alla fine tutto è andato per il meglio. Nonostante non mi sia classificato tra i vincitori, per me è stato un successo: ho realizzato il mio cocktail migliore di sempre.”

Al termine i nostri ragazzi hanno offerto agli spettatori un buffet finale.

“Anche se sono stato dietro le quinte, dedicandomi all’allestimento del buffet, ho osservato con attenzione il lavoro dei concorrenti – ha notato Luca – Ho capito che il lavoro di un vero professionista non si ferma all’esecuzione di una ricetta, ma interessa l’ideazione di un cocktail e la ricerca di un equilibrio di sapori e consistenze. Sono stati questi gli elementi che hanno fatto la differenza”.

“Al di là del risultato della gara, partecipare all’organizzazione di questo evento è stato un bel banco di prova – ha aggiunto Enrico – Personalmente non sarei riuscito a gestire la pressione della competizione, ma il mio futuro è dietro al banco a servire i clienti”

“È stata un’esperienza che ha coinvolto in maniera diversa tutto l’istituto – sottolinea Fiorenzo Colombo – La risposta è stata positiva e l’atteggiamento dei giovani studenti è stato molto apprezzato da parte di tutti i professionisti presenti che non hanno smesso di fare i complimenti per la “professionalità” sorprendente che hanno dimostrato.